Intervista con Mira, Andrey e Sasha, antifascisti ucraini

Sasha, Andrey e Mira sono membri dell’Unione Antifascista Ucraina, un gruppo che monitora il fascismo in Ucraina e lo combatte. “Ci siamo seduti per discutere dell’influenza del fascismo su EuroMaidan”, questo è ciò che mi hanno detto.

Sasha: Ci sono molti nazionalisti qui, inclusi i nazisti. Sono venuti da tutta l’Ucraina e costituiscono circa il 30% di chi protesta.

Mira: I due gruppi più grandi sono Svoboda e Pravy Sektor. Le forze della difesa non sono tutte di Pravy, ma ne fa parte una buona percentuale.

Sasha: Svoboda è un gruppo con maggiori caratteristiche interne alla legalità, sebbene contenga una fazione militante illegale. Pravy Sektor è più illegale, ma vorrebbe spodestare Svoboda.

Mira: Ci sono continue diatribe tra Pravy e Svoboda. Hanno lavorato in accordo durante le fasi più calde della rivolta, ma ora che le cose si sono calmate hanno tempo per concentrarsi gli uni sugli altri. Entrambi i gruppi accettano donazioni e hanno molti soldi. Ultimamente Pravy Sektor ha nuove uniformi, vere e proprie divise militari. Uno degli aspetti peggiori di Pravy Sektor è proprio la sua struttura militaresca. E’ un gruppo fortemente strutturato. Servono permessi per andare in certi posti. Loro hanno l’autorità di permettere o meno alla gente se contribuire attivamente alla rivolta. Noi cerchiamo di farlo ma dobbiamo fare attenzione ai nazisti. Di sicuro non intendo chiedere il permesso a un nazista! Continua a leggere

THE MODERN WAR: What’s not supposed to be seen

Every proper modern war is now fought with the crucial help of media warfare. The situation in Ukraine makes no exception, where, in the last few months we can see the clash between two of the world’s superpowers piercing through: on one side the North–American block and its less enthusiastic european ally, and on the other, the Eurasian block. A war in wich Italy, as an EU member, doesn’t have and can’t have a neutral position. A war that is fought by overlooking and censoring news and information, a war that can bring to an altered understanding of a complicated political scenario. In order to highlight these well known facts, that contribute to a massive manipulation of the public opinion, we have decided to gather all the information (texts as well as videos) that the western media did not show, or tried to overlook. Continua a leggere

LA GUERRA MODERNA: Ciò che non deve essere visto

Ogni guerra moderna che si rispetti viene combattuta col fondamentale ausilio degli arsenali mediatici. Non farà eccezione la questione ucraina, dove in questi mesi riesplode acuto lo scontro fra le superpotenze mondiali, da una parte quella nordamericana insieme all’alleato europeo contro quella del blocco eurasiatico. Una guerra nella quale l’Italia, membro dell’Unione Europea, non ha e non può avere un atteggiamento neutrale. Una guerra, combattuta a colpi di omissioni e censura di notizie, che induce ad una comprensione deviata di un complesso scenario politico. Per ovviare a questi ben noti intenti, propedeutici alla manipolazione dell’opinione pubblica, abbiamo deciso di catalogare la documentazione (testi e video) che i media occidentali non hanno mostrato, o passato in sordina.

Riassumiamo brevemente la narrazione della vicenda che i mezzi d’informazione mainstream hanno fino ad oggi propinato su canali televisivi ed internet. Continua a leggere

La lettera d’addio di Pepe Mujica a Castro

Caro Fidel,

appena saputa, la notizia è stata devastante. Non mi riesce di immaginarti, steso sul piccolo letto di legno che si è trasformato nel tuo ultimo rifugio. E sto qui, seduto all’ingresso della fattoria, pensando a cosa dirò al mondo e a come nascondere questa lacrima, sebbene alcuni pubblicitari direbbero che sarebbe meglio che si vedesse, che è così che si costruiscono le leggende.

Le leggende non si possono costruire, tu sei stato una leggenda, fatta allo stesso tempo con il colpo della mitraglia e la bandiera sventolante sull’accampamento, là nella sierra, non importa che fosse selva o pampa, è uguale, la battaglia arde nelle viscere di quella che chiamiamo la nostra terra, questo porzione di geografia che attraversiamo e che ci attraversa. Continua a leggere

L’altro “Alfonso Cano”, un comunista colombiano nella resistenza del Donbass

«E’ durante i bombardamenti che ti senti più indifeso, perché senti il suono della bomba che cade ma non sai dove cadrà. E se il missile cadrà vicino a te, non servirà nasconderti.» Alfonso Cano ha imparato a riconoscere il tipo di proiettile che spara l’esercito Ucraino in base al suono che fa quando cade. Due anni fa questo giovane di 27 anni di Zarzal, Valle del Cauca, si è unito alla milizia comunista che lotta contro il Governo di Kiev. Continua a leggere

Novorossiya: Manifesto del Fronte Popolare

Riportiamo in seguito la tradizione del manifesto ufficiale del Fronte Popolare della Novorossiya:

Lo Stato federale della Novorossiya è l’area comprendente le regioni dell’est e del sud dell’attuale Ucraina. Fulcro dell’insurrezione interna al paese è la regione del Donbass, dove i ribelli combattono da mesi per il diritto all’autodeterminazione, scontrandosi con le truppe regolari ucraine e la guardia nazionale ucraina, di larga composizione neonazista. Il 7 Luglio del 2014 a Yalta è stato pubblicato il “Manifesto del Fronte Popolare per la Liberazione dell’Ucraina, Transcarpazia e Novorossiya”. Un documento che noi abbiamo tradotto, sottoscritto dai delegati progressisti e comunisti nello schieramento degli insorti, dove si delinea la caratterizzazione che le Repubbliche Popolari devono darsi.

Qual è l’obiettivo della nostra lotta?

Costruire sul territorio dell’Ucraina una Repubblica Popolare senza oligarchia e burocrazia corrotta.

Chi sono i nostri nemici?

La classe dirigente liberal-fascista, l’alleanza criminale di oligarchi, burocrati, funzionari della sicurezza e la criminalità, servitori degli interessi di Stati esteri. Ufficialmente proclamano valori liberali europei ma tengono il paese sotto controllo con bande dell’estrema destra, scatenando l’isteria sciovinista per contrapporre gruppi etnici fra di loro. Continua a leggere

Estamos ante una oportunidad histórica de construir un estado socialista en Europa

Respondiendo al llamamiento internacional para unirse a la resistencia contra el gobierno golpista de Poroshenko, son numerosos los voluntarios de toda Europa llegados al Donbass en defensa de la Nueva Rusia. Entre ellos también varios provenientes de Castilla y Catalunya, que tras su paso por el Batallón Vostok decidieron integrarse en la Brigada Prizrak, bajo las órdenes del carismático comandante Alexey Mozgovoy. Tras su breve paso por les brigades continentales, los jóvenes antifascistas acaban de integrarse en el Escuadrón rojo 404, una unidad de ideología comunista dentro de la Brigada Prizrak, en la que comparten tareas con otros jóvenes revolucionarios. Continua a leggere