Russian Communists call for closure of the ‘Yeltsin Center’ museum

Duma deputy Anastasia Udaltsova proposes to close the ‘Yeltsin Center’ and remove Yeltsin’s name from the names of libraries, museums and other facilities.

The Duma deputy of the Communist Party of the Russian Federation (CPFR) and the Left Front, Anastasia Udaltsova, has launched a broad public campaign to ‘de-eltsinise’ Russia, for which she proposes that citizens send a mass letter to the Duma at udaltsova@duma.gov.ru:

According to official information, a Yeltsin Center is scheduled to open in 2022 in Moscow’s Dolgorukov-Bobrinsky district, on Malaya Nikitskaya Street. Previously, in 2015, the Yeltsin Center was opened in Yekaterinburg. It should be remembered that the reign of President Boris Yeltsin is one of the most terrible pages in the history of our Motherland. Yeltsin was one of the main instigators of the destruction of the Soviet Union, which led to the total impoverishment of the population, bloody inter-ethnic conflicts (the conflict with Ukraine being a striking example), the destruction of a huge number of industrial and agricultural enterprises, and the colossal decline in all social spheres of our society.

As a result of liberal reforms during Yeltsin’s presidency, Russia suffered a demographic catastrophe, the so-called ‘natural’ population decline of 9.4 million people between 1992 and 2001, thousands of villages, towns and cities were wiped off the map.

However, despite all these terrible results of the Yeltsin period, hundreds of millions of rubles are allocated each year from the budget for the upkeep of the Yeltsin Center in Yekaterinburg, which means that the upkeep and maintenance of this center is done mainly at the expense of the taxpayers, i.e. you and me! At the same time, apart from the perverse praise of the Yeltsin period in our history, even in today’s difficult times for Russia, the Yeltsin Center is actively engaged in anti-Soviet and naturally anti-Russian activities. Ambassadors of hostile states hold meetings there and pro-Western personalities give lectures. In essence, a center promoting the ideas of nationalist treason now operates in Russia at the expense of the state, which is categorically unacceptable.

In view of all this, I call for parliamentary response measures to:

1. Block the opening of a branch of the ‘Yeltsin Center’ in Moscow.

2. Close the Yeltsin Center in Yekaterinburg, incorporating into the building a branch of the Russian History Museum or another cultural or social venue.

3. Removing Boris Yeltsin’s name from the names of state museums, libraries and other public and cultural facilities.

Contact name and telephone number’.

Together with other communist deputies, Anastasia Udaltsova intends to present these citizens’ appeals in the form of deputies’ requests to the federal executive authorities, and various social and political events (street actions, public discussions, etc.) are planned in support of the initiative. It is time to clean Russia of Yeltsin’s filth. The name of Yeltsin must not disgrace our country!


Translated from LeftFront.

I comunisti russi chiedono la chiusura del museo della vergogna “Centro Eltsin”

La deputata della Duma Anastasia Udaltsova propone di chiudere il “Centro Eltsin” e di rimuovere il nome di Eltsin dai nomi di biblioteche, musei e altre strutture.

La deputata della Duma del Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR) e del Fronte di Sinistra, Anastasia Udaltsova, ha lanciato un’ampia campagna pubblica per “de-eltsinizzare” la Russia, per la quale propone ai cittadini di inviare una lettera in massa alla Duma al seguente indirizzo: udaltsova@duma.gov.ru:

Secondo le informazioni ufficiali, nel 2022 è prevista l’apertura di una sede del Centro Eltsin nel quartiere Dolgorukov-Bobrinsky di Mosca, in via Malaya Nikitskaya. In precedenza, nel 2015, era stato inaugurato il Centro Eltsin a Ekaterinburg. Va ricordato che il regno del presidente Boris Eltsin è una delle pagine più terribili della storia della nostra Madrepatria. Eltsin è stato tra i principali promotori della distruzione dell’Unione Sovietica, che ha portato all’impoverimento totale della popolazione, a sanguinosi conflitti interetnici (il conflitto con l’Ucraina ne è un esempio eclatante), alla distruzione di un numero enorme di imprese industriali e agricole, al colossale declino in tutte le sfere sociali della nostra società. Come risultato delle riforme liberali durante la presidenza Eltsin, la Russia ha subito una catastrofe demografica, il cosiddetto calo “naturale” della popolazione di 9,4 milioni di persone tra il 1992 e il 2001, migliaia di villaggi, paesi e città sono stati cancellati dalla mappa.

Tuttavia, nonostante tutti questi terribili risultati del periodo Eltsin, centinaia di milioni di rubli vengono stanziati ogni anno dal bilancio per la manutenzione del Centro Eltsin di Ekaterinburg, il che significa che la manutenzione e l’assistenza di questo centro sono fatte principalmente a spese dei contribuenti, cioè di voi e di me! Allo stesso tempo, a parte l’elogio perverso del periodo di Eltsin nella nostra storia, anche nei tempi difficili di oggi per la Russia il Centro Eltsin è attivamente impegnato in attività antisovietiche e naturalmente antirusse. Gli ambasciatori di Stati ostili vi tengono riunioni e personalità filo-occidentali tengono conferenze. In sostanza, un centro che promuove le idee del tradimento nazionalista opera ora in Russia a spese dello Stato, il che è categoricamente inaccettabile.

In considerazione di tutto ciò, chiedo che vengano adottate misure di risposta parlamentare per:

1. Bloccare l’apertura di una filiale del “Centro Eltsin” a Mosca.

2. Chiudere il Centro Eltsin di Ekaterinburg, incorporando nell’edificio una sede del Museo di Storia Russa o un altro luogo culturale o sociale.

3. Eliminare il nome di Boris Eltsin dai nomi dei musei statali, delle biblioteche e di altre strutture pubbliche e culturali.

Nome e Numero di telefono del contatto”.

Insieme ad altri deputati comunisti, Anastasia Udaltsova intende presentare questi appelli dei cittadini sotto forma di richieste di deputato alle autorità esecutive federali, e sono previsti vari eventi sociali e politici (azioni per strada, discussioni pubbliche, ecc.) a sostegno dell’iniziativa. È tempo di ripulire la Russia dalla sporcizia di Eltsin. Il nome di Eltsin non deve disonorare il nostro Paese!


Tradotto da LeftFront.