Intervento alla manifestazione contro il riarmo europeo del 5/4/2025

Vorrei parlarvi del nuovo bellicismo europeo e dei suoi fondamenti: ignoranza, menzogna, avidità delle industrie militari. L’ignoranza abissale di quel che vuole ed è la Russia, di quel che sono gli europei usciti dall’URSS con un solo pensiero dominante: vendicarsi della Russia e, se possibile, smembrarla. È quello che ha detto Kaja Kallas, rappresentante della politica estera dell’unione. E ignoranza della guerra condotta dagli ucraini, di come l’hanno persa, gli Stati Uniti che l’hanno voluta dall’inizio. La verità è che Trump sta gestendo la prima grande sconfitta di fronte a una potenza nucleare. Certo all’inizio era resistenza ma le cose sono cambiate: si moltiplicano le notizie sulle diserzioni dei giovani ucraini, sugli arruolamenti forzati. Ti beccano per strada col bus e ti sbattono al fronte, si chiama “Busificazione”, nella Resistenza non succedeva. E poi la menzogna sul popolo ucraino unito. Non è unito. C’è una parte a nord e c’è il Donbass che parla russo, lingua proibita dal 2019, e che è anche russo etnicamente.
Ci chiamano putiniani, trumpiani e ripetono l’assurdo proverbio “Se vuoi la pace prepara la guerra”. Questo dicono al parlamento europeo, le maggioranze e il piano di riarmo. Intendono ben altro: “Se vuoi la guerra, prepara la guerra”. C’è chi dice che riarmarsi fa salire la crescita e gli occupati, parola di Draghi. Noi europei che ne abbiamo fatte a bizzeffe di guerre sappiamo che se dal ’45 abbiamo costruito welfare e diritti sociali è perché è stata scelta la pace.
Visto poi che si parla di Churchill e di Hitler, quanti sosia di Hitler per più di vent’anni! Vorrei ricordare che Churchill finita l’ultima guerra voleva ricominciarne subito un’altra contro l’URSS. La chiamò “Operazione Impensabile”, per fortuna i laburisti vinsero le elezioni. Ma ecco che ricominciamo: “Riarmo Europa” è un’altra operazione impensabile.
Realisticamente non c’è differenza fra riarmo dei singoli stati e difesa europea perché per avere una difesa europea ci vorrebbe uno stato europeo che non c’è. È un’altra menzogna. Non solo, il Riarmo Europa è realizzabile in un solo paese: la Germania, gli altri stati sono troppo indebitati. Se questo è l’obiettivo, l’egemonia tedesca sia economica sia militare, il pericolo è vicino. La marcia della follia, così vorrei chiamarla, smantellerà lo stato sociale. Solo le spese militari saranno esentate dall’austerità, non quelle sociali. Merz in Germania ha già annunciato la revisione del sussidio cittadino, che è il nostro perduto reddito di cittadinanza. Starmer taglia i benefit per i poveri, non si sa perché lo chiamano laburista, oppure è laburista come Blair che promosse la coalizione dei volenterosi contro l’Iraq. Con che faccia tosta questa denominazione oscena “Coalizione dei volenterosi” è resuscitata da Macron e Starmer.
C’è chi ha detto qualche giorno fa: l’unico modo per trattare i Cinque Stelle è cancellarli. Stanno cancellando tutte le dissidenze, ma siccome non siamo qui per cancellare è uno scrittore russo che vorrei citare, è Chekov, e dice: se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari. La pistola di Chekov è il riarmo deciso da chi vuole questa pace “giusta”, cioè “armata”. Il PD nel parlamento europeo approva e a me pare che su pace e guerra il compromesso è difficile ma bisognerà trovarlo.
L’Europa non ha fatto nulla per capire le radici della guerra e distinguere l’allargamento dell’unione da quello della NATO. Non ha mai osato dire che la pace è possibile solo se Ucraina, Georgia, Moldavia diventano neutrali. Continua l’Europa a armare lo stato di Israele insieme a Trump dicendo l’Europa che il 7 ottobre rimanda alla Shoah ma quel che è venuto dopo a Gaza non ha niente a che fare con i genocidi. Ditemi voi quando mai l’Europa ha lavorato per la pace, tranne nella distensione di Willy Brandt o quando Francia e Germania si opposero alla guerra in Iraq. L’unione elenca oggi i massimi nemici: Russia, Cina, Corea del Nord, Iran, è un po’ tanto per un continente in declino. È una marcia della follia dunque che lascerà morire al posto nostro altre migliaia di ucraini con l’idea che chissà magari rischiamo la terza guerra mondiale, nucleare stavolta, ma avremo tenuto a bada Trump.