Le trame della CIA in Italia: elezioni falsificate e colpi di stato

Gli Stati Uniti parlano tanto di democrazia e della sua esportazione, tanto che nel suo nome hanno causato guerre, colpi di stato e milioni di morti rivelandosi la maggiore minaccia alla pace dei popoli che da sempre vogliono liberarsi dal giogo imperialista, per poi tuonare invece contro coloro che hanno osato interferire nelle loro elezioni. Ma cosa intendono con la parola democrazia? A seguito di una ricerca riporto qui alcuni documenti che rispondono chiaramente a questa domanda più specificatamente per quanto riguarda l’Italia:

Consulta documento originale dall’archivio CIA

Questo primo documento risale al 1 gennaio 1948 e si riferisce alle “libere” elezioni per il rinnovo del parlamento che si tennero in Italia il 18 e il 19 aprile 1948. Queste elezioni videro contro ogni aspettativa la schiacciante vittoria della Democrazia Cristiana contro il Fronte Democratico Popolare guidato dal Partito Comunista Italiano, una vittoria apparentemente inspiegabile secondo le previsioni del tempo ma che tanto inspiegabile non fu vedendo questo documento. Già il titolo è tutto un programma: “Misure proposte per sconfiggere il comunismo in Italia”. Il documento contiene alcune misure che gli Stati Uniti avrebbero dovuto prendere per sconfiggere il PCI alle elezioni di Aprile, alla faccia della democrazia e delle “libere” elezioni e a dimostrazione di quanto la democrazia borghese sia una grandissima farsa. Lascio a voi la lettura del documento,

molto preoccupante è che al punto (b) si parli di tempestivo invio di equipaggiamento militare all’Italia e che la parte immediatamente successiva è ancora tutt’oggi censurata così come il punto (c).

Consulta documento originale dall’archivio CIA

Questo secondo documento risale al 5 marzo 1948 e anch’esso si riferisce alle elezioni di Aprile, si intitola “Conseguenze dell’accesso al potere dei comunisti con mezzi legali” ed è un fantasiosissimo documento in cui gli agenti della CIA si sono divertiti ad ipotizzare i possibili scenari di una vittoria dei comunisti alle elezioni, se volete leggerlo è un buon esercizio di fantasia ma ciò che in realtà ha attirato il mio interesse sono un paio di righe tutt’altro che divertenti ma anzi incredibilmente rivelatrici del concetto statunitense di democrazia. A pagina 3, al punto 2 si dice infatti:

“Anche se il blocco popolare (cioè il Fronte Democratico Popolare, la coalizione guidata dal PCI) dovesse vincere alle urne la maggioranza dei seggi in parlamento, il suo reale accesso al potere potrebbe essere impedito con la falsificazione dei risultati o con la forza”.

Di fronte a queste parole non posso non domandarmi chi realmente vinse quelle elezioni che segnarono un punto di svolta decisivo nella nostra storia Repubblicana.

Consulta documento originale dall’archivio CIA

Il terzo documento è veramente inquietante, risale al 15 novembre 1951 e si intitola “Azioni prese, in corso, o immediatamente praticabili per la riduzione del potere comunista e della sua influenza in Francia e Italia”, e come si trova scritto sulla copertina si tratta di una “guida approvata”. Una guida per cosa? Sorvolando la parte sulla Francia (che consiglio comunque di leggere dato che si parla di una quinta colonna tra i comunisti, la messa al bando dei periodici sovietici, addirittura l’esilio di persone solo perché comuniste, e l’appoggio alle frange deviazioniste nel PCF e nella CGT) e andando direttamente alla parte italiana si capisce subito che si tratta della guida per attuare una politica discriminatoria contro i comunisti degna del peggiore stato fascista, a riprova della vera natura del fascismo come momento di irrigidimento del dominio della borghesia nei suoi momenti di crisi e finalizzato alla sua salvaguardia. Gli obiettivi di questa guida sono espressi chiaramente a pagina 2:

“Ridurre la forza dei Partiti Comunisti, incluse le loro risorse materiali, l’organizzazione internazionale, e l’influenza nel governo francese e italiano, così come la sua presa sul popolo francese e italiano, così che non costituiscano più una minaccia alla Francia e all’Italia e AGLI INTERESSI DEGLI STATI UNITI”

più chiaro di così non si può. A pagina 6 inizia la parte riguardante l’Italia e sotto la voce “Misure repressive per combattere la forza comunista” si afferma che “il governo italiano dovrebbe trattare i Comunisti Italiani come Comunisti anziché come Italiani e discriminarli attraverso molestie (harassment) legislative e amministrative, repressione e controllo”, in pieno stile fascista aggiungerei io.

C’è poi il paragrafo 2 che si chiama letteralmente “Eliminazione dei Comunisti” in cui si afferma che “devono essere aumentati gli sforzi per rimuovere Comunisti e compagni sciolti (?) da impieghi (payrolls) nazionali, regionali, provinciali e municipali, con attenzione immediata da dare al Ministero degli Interni e della Difesa” e continua così elencando i vari luoghi da cui i comunisti devono essere espulsi. Poi si parla della chiusura delle scuole comuniste, probabilmente riferendosi a quello che nel ’51 si chiamava Istituto Togliatti ma che poi prese il nome di Istituto di Studi Comunisti e ad altre scuole simili. Il paragrafo 5 si chiama poi “Discriminazione lavorativa” in cui si afferma che solo “manodopera non comunista” deve avere a che fare con qualsiasi cosa arrivi dagli USA e addirittura all’inizio di pagina 8 si afferma che la politica abitativa del governo deve favorire gli affitti per i “non-Communists”.

È interessante notare come la CIA suggerisca al governo italiano una politica riformista (ad esempio sempre a pagina 8 al punto e si suggerisci di aumentare la legislazione sul lavoro) in un documento riguardante le azioni da prendere contro i comunisti, a dimostrazione del ruolo storico che ha avuto il riformismo di stampo socialdemocratico in funzione anticomunista, e chi oggi lo ripropone come soluzione alla situazione odierna ignora completamente questi aspetti. Segue poi la parte relativa alle azioni che deve prendere il governo statunitense e la parte più inquietante è che questa parte è censurata così come alcune pagine dopo, lascio a voi il trarne le conclusioni. È questo insomma un programma di discriminazioni degno come detto prima del peggiore stato fascista.

Consulta documento originale dall’archivio CIA

Il quarto documento è molto lungo, lascio a voi l’approfondimento, ma è comunque veramente interessante e rivelatore circa la politica repressiva che fu portata avanti contro i comunisti, ad esempio è interessante sapere che in Francia fu messa fuorilegge la Federazione Mondiale della Gioventù Democratica, organizzazione internazionale tutt’oggi esistente di cui è membro il FGC e di cui faccio quindi parte anche io. A pagina 33 poi viene chiaramente dichiarata la strategia statunitense per ridurre il potere dei comunisti in Italia attraverso una “combinazione di propaganda e assistenza nella ripresa economica” e si afferma inoltre che “grandi somme di denaro sono spese in Italia sotto l’autorità del governo USA in varie modalità di propaganda e informazione con particolare riguardo verso l’assistenza americana alla ripresa (economica) e inoltre influenzando l’opinione pubblica italiana attraverso un’attitudine più favorevole verso gli Stati Uniti”. Inoltre anche qui si suggerisce un riformismo di stampo socialdemocratico come “il miglioramento dei servizi pubblici e l’istituzione di una politica abitativa” così come “lo sviluppo di una politica lavorativa per ridurre la disoccupazione” a riprova di quanto detto prima circa il riformismo. E infine l’ultima pagina è censurata e lasciata alla nostra immaginazione

Questi sono solo alcuni dei documenti che si possono trovare e che rivelano la vera natura della democrazia borghese: falsa, illusoria, sostanzialmente vuota e possibile solo se a vincere sono loro, altrimenti non hanno paura a gettare la maschera e rivelare la vera natura autoritaria della dittatura della borghesia attuando misure repressive e in casi estremi instaurando dittature fasciste (vedi Pinochet nel 1973 in Cile dopo la vittoria elettorale di Allende, soluzione che non avrebbero risparmiato neanche all’Italia visto quanto scritto nei primi due documenti).

Articolo di Giorgio Pica

 

(IN AGGIUNTA ALL’ARTICOLO)
Intervista su Fox News a James Woolsey (direttore CIA 1993-1995), a 4:36 alla domanda “gli Stati Uniti hanno mai interferito con le elezioni degli altri paesi?” risponde con sorriso “oh probabilmente (…) ad esempio in Grecia ed in Italia nel dopoguerra per evitare che vincessero i comunisti“, ed ancora un’altra domanda della reporter “ma adesso non lo facciamo più vero?” la risposta qui è “bheee, hmhmh” (risata) “lo facciamo solamente per una causa giusta“.