Storia di una denazificazione

Una storia sulla denazificazione. I media di Donetsk riferiscono di aver identificato uno dei neonazisti e artiglieri dell’Azov che viveva a Kherson, che ora è sotto il controllo russo. Il suo nome è Sergei Dryga. Attualmente si trova dentro Mariupol, assediato e ancora vivo. Le autorità di Donetsk hanno visitato la sua famiglia. Hanno trovato molta letteratura n4zista dove si glorificano i collaboratori n4zisti ucraini della seconda guerra mondiale, opere sugli ucraini come nazione suprema dei guerrieri ariani e altre cazzate. Suo padre dice che non l’ha visto gli ultimi anni. La gente di Donetsk gli ha detto che suo figlio ha partecipato ai bombardamenti della loro città per diversi anni.
Suo padre è idraulico, sua madre un’addetta alle pulizie in ospedale. La famiglia vive in estrema povertà. Hanno anche un nonno, 91 anni, un veterano della Seconda Guerra Mondiale dell’Armata Rossa che è in ospedale e necessita di cure. Suo padre ha detto che suo figlio prima era un tifoso di calcio, si è unito a un gruppo di ultras e poi è entrato nel battaglione neon4zista Azov. Veniva pagato circa 650 dollari al mese per servire nell’Azov. Suo padre chiede di essere misericordioso con suo figlio se verrà catturato vivo. La gente di Donetsk dice che la questione deve essere decisa da un tribunale di Donetsk, promettendogli la vita in caso di rinuncia pubblica all’ideologia fascista e nazionalista ucraina.”

Dmitri Kovalevich, 16/3/2022

[NDR: I gruppi neonazisti ucraini fanno spesso proselitismo nelle curve calcistiche ucraine, quasi tutte schierate a destra, attirando molti giovani]