La Sbandata

La recente “sbandata” di gruppi e soggetti politici, un tempo (e sottolineo un tempo) vicini alla nostra area, in favore del Front National o peggio ancora, di ciarpame medioevale del calibro dell’ungherese Viktor Orban per quanto comprensibile, nel quadro di assenza di un polo carismatico di Sinistra anti Ue, è assolutamente ingiustificabile. Non basta, infatti, la recente assunzione, da parte del fascista Fronte nazionale, di un piglio statalista, se non addirittura socialisteggiante, per cancellare i precedenti 40 anni di storia politica del movimento del Fuhrer le Pen. Anni in cui e penso alla decade ’80 e primi ’90 del novecento, il Fn, abbandonato il fossile economico del corporativismo (cui precedentemente si era votato per calcomania al suo modello cioè l’Msi italiano da cui copiava tutto perfino il simbolo) si convertì, senza colpo ferire, al liberismo economico e al più bieco atlantismo filo Nato, nonché, in campo religioso, ad un bigotto integralismo cattolico. Tutto ciò era, allora, necessario, dal punto di vista propagandistico, per implementare il proprio bottino elettorale. E i risultati non tardarono ad arrivare. Così come, oggi, al contrario, passata l’era della sbandata liberista e delle bislacche teorie alla Fukuyama circa la “fine della storia”, è necessario per il Fn, sfruttando l’assenza di una Sinistra sovranista ed anti Ue, votarsi alla causa dello statalismo simil-socialista. E’ necessario per aumentare i consensi e il Fn lo fa, così come farebbe l’esatto contrario, qualora la contingenza lo richiedesse.

Idem con patate in merito ad Orban, il fatto che il presidente ungherese abbia recentemente impedito la privatizzazione della banca centrale basta forse a cancellare il precedente decennio di privatizzazioni selvagge e la svendita dell’Ungheria all’alleato forte tedesco?

Nella recente modifica costituzionale voluta da Orban, l’Ungheria ha cessato formalmente di essere una repubblica, trasformandosi in una sorta di Stato ibrido medievaleggiante…

Guardando alla Lega di Salvini, oggi “nazionale”, sovranista ed anti Eu, possiamo forse dimenticare le affermazioni, di pochi anni fa, del duce Bossi che voleva la secessione della Lombardia dall’Italia per meglio entrare nell’Unione europea a trazione tedesca, allora tanto esaltata dai padani?

I fascisti austriaci del Fpo (alleati della Le Pen) quando, solo pochi anni fa, andarono al governo, sfruttando il carisma del loro fuhrer Haider, praticarono una sistematica politica di macelleria sociale, al pari se non peggio dei governi di coalizione che li avevano preceduti.

Occorre non confondere forma e sostanza, espedienti tattici e sirene propagandistiche con la reale natura di movimenti, pronti a modificare ragione sociale e programmi a seconda della contingenza (fascismo mussoliniano docet)

Questo è il “socialismo” tattico, elettorale di forze fasciste che vanno combattute e non certo lodate…

Valerio Gentili