Una caratteristica delle recenti proteste bielorusse è l’uso da parte dei manifestanti di una bandiera bianco-rossa. Poco dopo l’annuncio del risultato delle elezioni del 9 agosto, le strade di Minsk sono state inondate di manifestanti sostenuti dall’opposizione che sventolavano queste bandiere.
Ma qual è il vero significato della bandiera bianco-rossa bielorussa e qual è la storia dietro di essa?
Quella bandiera è stata utilizzata per la prima volta dall’anti-bolscevica Repubblica Popolare Bielorussa (Biełaruskaja Narodnaja Respublika – BNR), la quale ebbe breve vita: durò tra il marzo 1918 e il febbraio 1919. Durante il periodo tra le due guerre mondiali, è stata utilizzata occasionalmente da organizzazioni politiche, come il partito conservatore Democrazia Cristiana Bielorussa (1927), ma anche da organizzazioni non politiche.
Tuttavia, la bandiera bianco-rossa è emersa di nuovo durante la seconda guerra mondiale, come simbolo dell’amministrazione nazista in Bielorussia, apparendo anche sulle toppe del braccio dei collaborazionisti nazisti bielorussi che si erano offerti volontari nell’esercito tedesco e nelle SS. Inoltre, la bandiera fu usata dal “Consiglio Centrale Bielorusso”, uno Stato collaborazionista e antisovietico esistito tra il 1943 e il 1944.
Quanto affermiamo sopra è confermato da una pletora di documenti e immagini risalenti alla seconda guerra mondiale.
Le principali domande che sorgono sono: i manifestanti in Bielorussia – in particolare le giovani generazioni – che sventolano la bandiera bianco-rossa, conoscono il vero significato di questo simbolo?
Sanno che la bandiera, sotto la quale protestano, è stata ampiamente utilizzata da collaborazionisti, traditori e codardi che hanno servito gli invasori nazisti?
Si rendono conto che sventolando la bandiera bianco-rossa tradiscono la memoria dei loro nonni e bisnonni che combatterono contro i nazisti?
La stessa bandiera bianco-rossa è stata usata di nuovo nei primi anni ’90, dopo la dissoluzione dell’URSS, come simbolo anti-sovietico e anticomunista dai controrivoluzionari bielorussi.
Non è una coincidenza che i fascisti ucraini e polacchi sostengano apertamente il movimento di opposizione bielorusso. Soprattutto nel caso dell’Ucraina, sappiamo tutti a cosa ha portato il Maidan di Kiev del 2014, sponsorizzato da Unione Europea e la NATO, e come i neonazisti abbiano acquisito posizioni nel governo successivo alla rivolta.
La Bielorussia non deve diventare una nuova Ucraina. I giovani della Bielorussia non devono cadere vittime delle false promesse fatte dall’opposizione sostenuta dalle potenze straniere.
La bandiera bielorussa bianco-rossa nelle loro mani non è solo un insulto per l’orgoglioso passato del paese, ma anche un segno preoccupante per il suo futuro.
Articolo tradotto da In Defense of Communism